25 Marzo 2019 0 Categories Curiosità, Digital, Internet

Google Home e Alexa, il futuro degli assistenti digitali

Nasce Q, la prima voce genderless

Sempre più famiglie hanno aperto la loro casa agli assistenti digitali Alexa e Google a cui pongono quesiti, canzoni da ascoltare, ma anche promemoria e liste della spesa.

Gli utenti che li utilizzano sono consapevoli delle capacità tecnologiche di questi dispositivi e li vorrebbero sempre più evoluti e in grado di sbrigare alcune pratiche quotidiane come ad esempio pagare le bollette.

Il Mercato l’ha percepito e sempre più prodotti hanno deciso di integrare i più diffusi assistenti digitali per rendere la propria casa intelligente.
Presto potremmo, così, parlare con qualsiasi oggetto di casa, dal frigorifero all’interruttore della luce, dallo specchio alla doccia e persino al water. Tutto sarà dotato di un assistente virtuale che permetterà di interagire attraverso comandi vocali.

Una novità riguarda anche la voce degli assistenti virtuali. Se fino ad ora è stata scelta per un determinato prodotto una voce femminile o maschile a seconda delle scelte aziendali, un team di esperti di Virtue, l’agenzia creativa di Vice, in collaborazione con gli organizzatori del Copenhagen Pride, il festival delle persone Lgbtq+, ha sviluppato una voce genderless. Si chiama Q ed è stata pensata sia per contrastare il pregiudizio sessista che si potrebbe associare alla scelta della voce, sia per quelle persone che non si riconoscono né in uomini né in donne.

Certo è che gli assistenti virtuali sembrano diventare sempre più parte integrante delle famiglie e delle loro abitudini.